L'estintore a schiuma nelle cucine dei ristoranti

Scritto il 08/06/2020
da Matteo Gasparri


L’utilizzo dell’estintore a schiuma nelle cucine-ristoranti.

Estintori a schiuma: Sono adatti per fuochi di classe A e B e generalmente non sono idonei su apparecchiature ed impianti sotto tensione, poiché le schiume contenute sono diluite in soluzioni acquose.

A fronte dei numerosi incidenti che avvengono ogni anno è necessario prestare particolare attenzione alla scelta degli estintori da adibire nel settore della ristorazione con in riferimento agli estintori da installare in prossimità dei mezzi di cottura; capita infatti molto spesso che una scelta inadeguata del dispositivo di spegnimento causi più danno dell'incendio stesso.

La recente norma EN2 del 2005 ha portato da 4 a 5 le classi di fuoco prese a riferimento per la qualificazione dei mezzi estinguenti aggiungendo la classe "F" che prevede i fuochi che interessano mezzi di cottura (oli e grassi vegetali o animali) in apparecchi di cottura. Per altro, in base alle regole riguardanti provvedimenti normativi comunitari, la norma EN2 sopra citata ha lo "status di norma nazionale italiana", il che comporta obblighi di adempimenti di osservanza.

Con la Norma EN 2 del 2005, il CEN (Comitato Europeo di Nazione) ha individuato le tipologie dei fuochi, esse sono:

    A- Fuochi generati da materiali solidi che formano braci (legno, carta, plastica, tessuti, gomma, ecc...)
    B- Fuochi generati da liquidi infiammabili (benzina, gasolio, alcool, ecc…)



Estintore a schiuma:

È costituito da un serbatoio in lamiera d’acciaio, trattato contro la corrosione, la cui carica è composta da liquido schiumogeno diluito in acqua in percentuale che và dal 3 al 10%.
L’estintore a schiuma è utilizzabile sui focolai di classe A-B, trova impiego soprattutto nel settore navale.
Non è assolutamente utilizzabile sui quadri elettrici, sui focolai di classe D, sulle polveri chimiche reagenti con l’acqua.
Il dispositivo di erogazione dell’estinguente è composto da un tubo al cui termine è collegata un lancetta in materiale anticorrosione, alla cui base vi sono dei fori di ingresso aria. All’azionamento dell’estintore ed alla contemporanea uscita della soluzione di liquido schiumogeno, dai forellini posti alla base dalla lancia entrerà aria per effetto venturi che miscelandosi al liquido in passaggio produrrà la schiuma che sarà diretta sul principio d’incendio.

Come potete notare, per questa classe di fuoco facciamo riferimento alla sola norma UNI EN 2:2005 in quanto non esistono norme che trattino in modo specifico la classe "F", né che indichino il relativo pittogramma.L'utilizzo di estintori a polvere e di estintori a biossido di carbonio contro fuochi di classe F è considerato pericoloso . Pertanto nella presente norma europea sono esclusi dal campo di applicazione dalla conformità all'uso contro fuochi di classe F gli estintori a polvere e a biossido di carbonio.