Manutenzione degli estintori

Scritto il 04/06/2020
da Matteo Gasparri


La manutenzione delle attrezzature antincendio è un obbligo a carico del datore di lavoro sancito dal:

  • D.P.R. 547 dell 27/04/1955, art. 34 punto c, "Manutenzione di tutte le apparecchiature antincendio"
  • D.M. n. 64 del 10 Marzo 1998, art. 4


La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle ditte esterne di manutenzione) per la manutenzione degli estintori è la norma UNI 9994:2003, "Apparecchiature per estinzione incendi; estintori d'incendio; manutenzione". Questa norma indica le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione.
Sono previste 4 distinte fasi di manutenzione:

  • Sorveglianza (art. 5.1 norma UNI 9994:2003)
  • Controllo (art. 5.2. norma UNI 9994:2003)
  • Revisione (art. 5.3. norma UNI 9994:2003)
  • Collaudo (art. 5.4. norma UNI 9994:2003)

1) Sorveglianza
Consiste nella esecuzione, da parte di personale interno all'azienda e con frequenza non definita dalla norma (si consiglia frequenza mensile), dei seguenti accertamenti:

  • L'estintore sia presente e segnalato con apposito cartello
  • L'estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l'accesso allo stesso sia libero da ostacoli
  • L'estintore non sia manomesso
  • I contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili
  • L'indicatore di pressione (se presente) indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo verde
  • L'estintore non presenti anomalie (ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni, ecc.)
  • L'estintore sia esente da danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; se carrellato abbia le ruote funzionanti
  • Il cartellino di manutenzione sia presente sull'apparecchio e correttamente compilato

Tutte le eventuali anomalie riscontrate devono essere subito eliminate.

2) Controllo
Consiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto e con frequenza semestrale, di una verifica dell'efficienza dell'estintore tramite una serie di accertamenti tecnici specifici a seconda del tipo di estintore (che omettiamo in quanto sotto la responsabilità della ditta di manutenzione).

3) Revisione
Consiste nella esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l'estintore. Tra questi interventi (tutti elencati all'art. 5.3 della UNI 9994:2003), è inclusa laricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente presente nell'estintore (polvere, CO2, schiuma, ecc.).
La frequenza della revisione e, quindi, della ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente è:

  • Estintori a polvere: 36 mesi (3 anni)
  • Estintori a CO2: 60 mesi (5 anni)
  • Estintori a schiuma: 18 mesi

Ovviamente la frequenza parte dalla data di prima carica dell'estintore.
 
4) Collaudo
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, la stabilità dell’involucro tramite prova idraulica.
La periodicità del collaudo è:

  • Estintori a CO2: frequenza stabilita dalla legislazione vigente in materia di gas compressi e liquefatti, attualmente 10 anni;
  • Altri estintori non conformi alla Direttiva 97/23/CE (cioè non marcati CE): 6 anni
  • Altri estintori conformi alla Direttiva 97/23/CE (cioè marcati CE):12 anni

La data di collaudo e la pressione di prova devono essere riportate sull'estintore in modo ben leggibile, indelebile e duraturo.